Associazione Culturale Liberipensatori Paul Valéry
Parco Alveare Verde Corso Laghi 100 Avigliana (TO)
4 luglio 2021, ore 21.00
Ingresso gratuito
La casa della Pimpa, di Francesco Tullio Altan
drammatizzazione e adattamento di Oliviero Corbetta, Stefania Rosso e Alessandra Ruffino
animatrici Stefania Rosso e Alessandra Ruffino
Dalla penna di Altan, nel maggio del 1975, nasce la Pimpa, il cagnolino tanto amato dai bambini italiani, e con essa tutto il suo magico mondo, fatto di animali e cose animate.
Ciascun bambino può identificarsi con la Pimpa e partecipare dei suoi sogni, delle sue fantasie e delle sue avventure.
Altan parla, infatti, dell’infanzia come di un territorio neutro, un paradiso dove tutto è possibile, ad esempio andare sulla luna e poi tornare la sera nel proprio lettino.
Conversando amabilmente con Altan sull’opportunità di mettere in scena i personaggi della sua Pimpa, l’Associazione “Liberipensatori Paul Valery” sceglie di portare la Pimpa in carne e ossa ai bambini. Offrendo così loro la possibilità di entrare direttamente nel mondo della Pimpa, conoscendola davvero, e ancor prima
vedendola e ascoltandola.
La Casetta della Pimpa è di due metri per due ed è interamente rivestita di gommapiuma foderata di stoffa. Può girare completamente su se stessa ed aprirsi, trasformandosi in un doppio scenario, dell’apertura di cinque metri circa.
Lo scenario aperto trasforma l’interno della casa, non immediatamente rivelato e percepibile, in un allegro paesaggio, tangibile e giocoso. Si tratta di un vero e proprio cambio a vista, del dipanarsi lento e graduale di un puzzle, che permette ai bambini spettatori la percezione di un mondo tuttotondo e morbido.
L’utilizzo di materiali semplici contribuisce ad alimentare nei bambini la sensazione di appartenere ad un mondo altrettanto semplice, fatto di cose piccole e vive. Un mondo verosimile in cui tutte le storie raccontate hanno la medesima dignità di esistere. È un universo narrativamente significativo che si pone come antagonista a
quello ipertecnologico ed informatizzato, che i bimbi apprendono costantemente dall’esperienza socioculturale ed educativa di riferimento.
Gli animatori alternano i momenti di animazione dei pupazzi con l’intrattenimento diretto dei bambini fuori dalla casetta, coinvolgendoli nelle storie rappresentate. Le storie sono semplici ma, nel rispetto dello stile di Altan, significative. Riguardano le capacità educative della Pimpa, ad esempio quando insegna alla sveglia a contare; le conversazioni che intrattiene con Armando, il quale a volte la premia, a volte la rimprovera per le cose che fa, in sua assenza, durante la giornata; e, soprattutto, gli intensi rapporti amicali, che interessano la quotidianità della Pimpa, ovvero la scoperta continua e curiosa del mondo che la Pimpa fa con Tito, un mondo riccamente abitato e rivelato attraverso le voci del Sole, delle Nuvole, delle Stelle, dei pesci, delle farfalle, delle formiche.
Voci e canzoncine interagiscono con l’intreccio delle storie, garantendo, così, un ritmo avvincente e sorprendente.
Le voci, per i personaggi della Pimpa e di Armando, sono quelle dei doppiatori del celebre cartone animato della Pimpa, conosciuto e apprezzato da tanti bambini in Italia. Dalle voci ai personaggi: ciascun bambino può fare un percorso assai breve di riconoscimento e interpretazione delle storie.
Le canzoncine sono supportate dalle musiche magistrali e originali, composte proprio per l’occasione di questo progetto, degli Architorti.
In virtù delle sue caratteristiche strutturali, lo spettacolo de “La Casetta della Pimpa” può essere adattato in differenti spazi, persino all’aperto, e comporsi e scomporsi a seconda delle contingenze sceniche, senza precludere l’opportunità di utilizzare un palco.
Rappresentare scenograficamente e scenicamente la casa della Pimpa, significa offrire agli spettatori bambini più vie di entrata nei percorsi fantasiosi e onirici della creatura di Altan.
La Pimpa si affaccia alla finestra e invita tutti coloro che la ascoltano e la amano a giocare con lei, ad appassionarsi alla vita e alle sue imprevedibili sorprese.
LIBERIPENSATORI “PAUL VALERY”
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direzione artistica di Oliviero Corbetta
Nata nel 2002 a Torino, la Compagnia si prefigge la creazione di eventi spettacolari e culturali dal vivo.