Borgate dal vivo, territorio e cultura per il successo dell’ottava edizione

Borgate dal vivo, 

territorio e cultura per il successo dell’ottava edizione

Due mesi di eventi e ottomila spettatori consolidano la rassegna estiva organizzata da Revejo

 

Bussoleno, 3 settembre 2023

 

Tutto ha avuto inizio con una domanda, un invito a usare la fantasia. “Puoi immaginare?” era il sottotitolo scelto per l’ottava edizione di Borgate dal Vivo, inaugurata sabato 1° luglio all’arena romana di Susa con il concerto di Carmen Consoli e conclusasi nel primo fine settimana di settembre con la musica di Bandakadabra e Africa Unite ad Almese. 

Due mesi esatti, oltre quaranta appuntamenti disseminati per il Piemonte, 8mila spettatori totali, in crescita rispetto ai 6mila del 2022. Numeri che parlano, innanzitutto, di una fidelizzazione del pubblico che, in particolare nell’area tra la Valle di Susa e la cintura torinese, torna di frequente agli spettacoli, spostandosi appositamente e dimostrando così apprezzamento e attenzione nei confronti dell’intero cartellone di proposte. Proposte che, a loro volta, ampliano ogni anno il ventaglio dei generi, dei linguaggi artistici e dei target di pubblico cui si rivolgono: dal pop di Francesca Michielin nel concerto in quota a Chesal, che ha radunato a 1805 metri di altezza un’eterogenea folla di adolescenti, famiglie e villeggianti di Bardonecchia, agli spettacoli di circo per famiglie tra Oulx ed Exilles, sempre molto partecipati, agli appassionati di musica e teatro che hanno contato su una vasta scelta di nomi di richiamo nazionale, da Anna Bonaiuto a Raphael Gualazzi, fino agli ottocento che, sabato 2 settembre ad Almese, hanno festeggiato gli Africa Unite, tra le formazioni più longeve del panorama italiano, forti un pubblico fedele che è cresciuto con la band inglobando le seconde generazioni. 

Numeri che sono anche il frutto di un equilibrio artistico tra proposte di grande richiamo e spettacoli di impatto più ridotto ma caratterizzati dalla qualità dei temi e della messa in scena, come “Il testamento dell’ortolano”, che ha chiuso l’intera stagione estiva domenica 3 settembre a Rivalta di Torino, o come la collaborazione con Tangram Teatro che ha portato al Forte di Exilles tre serate del Festival Teatro & Letteratura, inclusa una prima rappresentazione nazionale. Borgate dal Vivo consolida quindi la propria credibilità presso il pubblico più attento ai contenuti, e amplia la rete di collaborazioni professionali con compagnie e artisti. 

Al centro del lavoro di Revejo e Borgate dal Vivo c’è poi la valorizzazione degli spazi in cui hanno luogo gli spettacoli. In quest’ottica, l’impegno principale per il secondo anno consecutivo è stato proprio il Forte di Exilles, della cui riapertura Revejo è capofila in collaborazione con la Regione Piemonte, la Fondazione Piemonte dal Vivo, l’Associazione Amici del Forte, il Comune di Exilles e appunto Tangram Teatro. Anche in questo caso i numeri sono in crescita, a partire dall’ampliamento del periodo di apertura, che passa da poco più di un mese nel 2022 agli attuali due mesi e mezzo. La fortezza dell’alta Valle di Susa, infatti, ha riaperto il 14 luglio e chiuderà il 30 settembre con un ultimo fine settimana di appuntamenti all’interno del programma di “Forti, Fortissimi!”, iniziativa dedicata alle ex strutture militari piemontesi, quando ospiterà il concerto della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense (29 settembre) e il raduno dei gruppi bandistici della Valle (30 settembre), importante elemento di tradizione e cultura popolare di cui il territorio valsusino è ricco. A oggi sono già stati raggiunti i 10mila visitatori, cifra che include il pubblico dei nove spettacoli che vi si sono svolti quest’estate. Nel 2022 i visitatori erano stati 8mila, e la fortezza aveva ospitato sei spettacoli. 

Attenzione per il pubblico, qualità delle proposte, valorizzazione e consolidamento sul territorio: Borgate dal Vivo conclude questa ottava edizione invitando a tenere accesa e vibrante la propria capacità di immaginare, ma con radici solide e profonde che, un anno dopo l’altro, l’aiutano a crescere.  

 

«Puoi immaginare? È questo il sottotitolo dell’edizione 2023 di Borgate dal Vivo. Noi l’abbiamo immaginato e l’abbiamo fatto, con più di quaranta spettacoli in due mesi di festival. Ma non ci vogliamo misurare solo con i numeri. Il metro di misura più importante sono la qualità degli spettacoli, del rapporto con il nostro pubblico, del rapporto con gli artisti e con il territorio: tutte cose che sono cresciute tantissimo in questa edizione e l’hanno resa l’edizione più bella di sempre… o meglio, quella più bella di sempre fino a ora. 

Borgate dal vivo conclude ma riparte già, riparte insieme a tutti gli altri progetti di Revejo che portano sul territorio attività tutto l’anno, non solo durante il festival estivo. Credo che questa presenza continua sia la nostra caratteristica principale, la nostra forza e ciò che ci distingue da molte altre realtà. Per noi l’arrivederci con il festival è al prossimo anno, ma con le attività di Revejo è un saluto a breve termine, perché tra qualche settimana riprenderanno le stagioni teatrali e tutti gli altri appuntamenti invernali. È quindi il momento di ringraziare tutte le amministrazioni comunali e tutti gli enti e i partner che hanno permesso la realizzazione di questa ottava edizione, così come lo staff che lavora tutto l’anno senza sosta a questo progetto culturale.» Alberto Milesi, direttore artistico di Borgate dal Vivo e presidente dell’Associazione Revejo.