SOLD OUT

Martedì 24 Agosto

- Chiesa di San Restituto
Via del Colle 12, Sauze di Cesana

Paolo Fresu & Daniele di Bonaventura in concerto

Musica



Dettagli evento

Descrizione

IMPORTANTE. CAUSA MALTEMPO LO SPETTACOLO SI SVOLGE PRESSO LA CHIESA DI SAN RESTITUTO, VIA DEL COLLE 12 SEMPRE A SAUZE DI CESANA. PER ACCEDERE ALLO SPETTACOLO BISOGNA ESSERE MUNITI DI GREEN PASS. LA CHIESA SI RAGGIUNGE SOLO A PIEDI DOPO UNA BREVE PASSEGGIATA: PER CHI HA PROBLEMI DI DEAMBULAZIONE È A DISPOSIZIONE UNA NAVETTA DEL COMUNE.

POCHISSIMI POSTI DISPONIBILI. COMPILA IL FORM QUI SOTTO!

Paolo Fresu & Daniele di Bonaventura in concerto

Paolo Fresu - tromba, flicorno, effetti
Daniele di Bonaventura - bandoneon


Martedì 24 agosto 2021, ore 21.00
Piazza del Municipio, Sauze di Cesana (TO)
In caso di maltempo il concerto si terrà presso la Chiesa di San Restituto, in Via del Colle 12 sempre a Sauze di Cesana.

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria compilando il form qui sotto.

Per questo spettacolo non sarà richiesto il Green Pass.
Sarà obbligatorio in caso di concerto al chiuso.

Evento in collaborazione con il Comune di Sauze di Cesana.

Un dialogo in musica nel segno degli strumenti ad aria e di un lirismo dagli aromi mediterranei.
Già insieme con le voci corse del coro A Filetta nel progetto “Mistico Mediterraneo” e dell'omonimo disco pubblicato dalla ECM, Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura si ritrovano qui nella dimensione più ristretta del duo.
Un'estrazione poetica del magico interplay del progetto madre, che caratterizza, ormai da tempo i loro sempre più frequenti incontri divenuti, nel tempo,  progetti originali e autonomi.
La loro intesa li ha portati a registrare "In maggiore", nuovo disco in duo uscito ancora per le nobili produzioni Ecm, nella primavera del 2015.
Un concerto di grande effetto che vive di intimismo e di piccole cose che raccontano i grandi colori dell'universo musicale contemporaneo.

Paolo Fresu
"Fresu is one of those musicians who come from time to time to remind us why jazz is so special and unique" (Buenos Aires Herald)

La banda del paese e i maggiori premi internazionali, la campagna sarda e i dischi, la scoperta del jazz e le mille collaborazioni, l'amore per le piccole cose e Parigi. Esiste davvero poca gente capace di mettere insieme un tale abbecedario di elementi e trasformarlo in un'incredibile e veloce crescita stilistica.
Paolo Fresu c'è riuscito proprio in un paese come l'Italia dove - per troppo tempo - la cultura jazz era conosciuta quanto Shakespeare o le tele di Matisse, dove Louis Armstrong è stato poco più che fenomeno da baraccone di insane vetrine sanremesi e Miles Davis scoperto "nero" e bravo ben dopo gli anni di massima creatività.
La "magia" sta nell'immensa naturalezza di un uomo che, come pochi altri, è riuscito a trasportare il più profondo significato della sua appunto magica terra nella più preziosa e libera delle arti.
A questo punto della sua fortunata e lunga carriera, non serve più enumerare incisioni, premi ed esperienze varie che lo hanno imposto a livello internazionale e che fanno sistematicamente e decumenicamente amare la sua musica: dentro al suono della sua tromba c'è la linfa che ha dato lustro alla nouvelle vague del jazz europeo, la profondità di un pensiero non solo musicale, la generosità che lo vuole "naturalmente" nel posto giusto al momento giusto ma, soprattutto, l'enorme e inesauribile passione che lo sorregge da sempre.
Il presente di Paolo è – come al solito – turbinoso, degno dell’artista onnivoro e creativo che tutti riconoscono in lui.
Oggi (a parte un sorprendente lato letterario che è sfociato nella pubblicazioni di alcuni interessanti lavori editoriali e l'importante consegna della Laurea Honoris Causa dell’Università la Bicocca di Milano in Psicologia dei processi sociali, decisionali e dei comportamenti economici) è fatto del suo storico quintetto che ha girato la boa dei tre decenni di piena collaborazione e stima reciproca, ma è anche quello del quartetto “Devil”, che riscatta a pieno merito i successi del celebrato “Angel” che impose Paolo all’attenzione europea qualche lustro fa.
Crescono poi le importanti realtà contemporanee: il duo con Uri Caine, la collaborazione con Carla Bley e Steve Swallow e il fortunato incontro con Ralph Towner che ha fatto da ponte all'ingresso del nome di Paolo nell'entourage della celebrata e nobile etichetta ECM, che ha poi pubblicato il bellissimo lavoro "Mistico Mediterraneo" con Daniele di Bonaventura e il coro polifonico corso "A Filetta", sono soltanto alcune di queste.
Il suo presente più attuale lo vede attivo, in ottica più esterofila, in trio con Richard Galliano e il pianista
svedese Jan Lundgren (“Mare Nostrum”) e in diverse nuove avventure con nuovi importanti nomi dell’entourage jazzistico contemporaneo quali Omar Sosa, Gianluca Petrella e – ancora – con Manu Katché, Eivind Aarset, Dave Douglas. Interessanti sono poi i progetti con alcuni grandi nomi del mondo letterario e teatrale italiano (Ascanio Celestini, Lella Costa, Stefano Benni, Alessandro Bergonzoni, Milena Vukotic) oltre, infine, a una nuova serie di piccole ma importanti collaborazioni con la musica “intelligente” delle frange popolari italiane. Musica per il Cinema e “progetti speciali” come il suo straordinario “a solo” teatrale che ha paralizzato 3.000 spettatori all’Auditorium di Roma o un incantato teatro Metastasio a Prato chiudono il cerchio insieme alla piccola grande e folle avventura che lo ha portato a festeggiare nel 2011 i suoi 50 anni con 50 concerti, in 50 giorni consecutivi, con 50 formazioni e progetti diversi di giorno in giorno in 50 capolavori paesaggistici della sua Sardegna.
E sarebbe certamente un errore dimenticare le strizzatine d’occhio verso il mondo “classico” che stanno già riservando belle sorprese con lavori ad hoc in cui possono venire coinvolti quartetti d’archi capaci di "guardare avanti" e grandi eroi dell’avantgarde music oppure, infine, il bellissimo nuovo lavoro di "promozione" cha Paolo sta portando avanti nei confronti di molti giovani leoni dell'entourage jazzistico contemporaneo attraverso le possibilità offerte loro grazie alla sua nuova etichetta Tuk Music costruita appositamente per guardare al futuro.

Daniele di Bonaventura

Nato a Fermo (nelle Marche), Daniele di Bonaventura, compositore-arrangiatore, pianista-bandoneonista, ha coltivato sin dall'inizio della sua attività un forte interesse per la musica improvvisata pur avendo una formazione musicale di estrazione classica (diploma in Composizione) iniziata a soli 8 anni con lo studio del pianoforte, del violoncello, della composizione e della direzione d’orchestra.
Le sue collaborazioni spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, dalla musica etnica alla world music, con incursioni nel mondo del teatro del cinema e della danza.
Ha suonato nei principali festival italiani ed internazionali tra cui : Rumori Mediterranei a Roccella Jonica ’87 e ‘88; Jazz & Image di Villa Celimontana a Roma, Ravenna Jazz 2000 , Clusone Jazz 2001, Biennale Arte Venezia 2001; Sant'Anna Arresi Jazz 2004; Festival della Letteratura Mantova 2004; Cormòns 2005, Accademia Nazionale di Santa Cecilia Stagione Musica da Camera 2005-'06; Inghilterra - Music Hall Festival e Royal Festival Hall a Londra; Olanda - Music Hall a Leeuwarden; Germania - 30° Deutsches Jazz Festival a Francoforte; Berlin Jazz Festival; Spagna -Festa de la Mercè a Barcellona; Egitto - Opera House a Il Cairo; Norvegia -Olavsfestdagen a Trondheim; Francia; Svizzera; Portogallo; Brasile; Argentina; Slovenia; Croazia; Albania; Singapore; Stati Uniti e Sud Africa.
Ha suonato, registrato e collaborato con: Enrico Rava; Paolo Fresu; A Filetta; Oliver Lake; David Murray; Miroslav Vitous; Rita Marcotulli; David Liebman; Toots Tielemans; Omar Sosa; Flavio Boltro; Joanne Brackeen; Greg Osby; Ira Coleman; Dino Saluzzi; Javier Girotto; Cèsar Stroscio; Tenores di Bitti; Enzo Favata; Aires Tango; Peppe Servillo; David Riondino; Francesco Guccini; Sergio Cammariere; Lella Costa; Ornella Vanoni; Franco Califano; Eugenio Allegri; Alessandro Haber; Omero Antonutti; Giuseppe Piccioni; Mimmo Cuticchio; Custòdio Castelo; Andrè Jaume; Tiziana Ghiglioni; Furio Di Castri; U.T. Gandi; Guinga; Riccardo Fassi; Frank Marocco. Nel 2003 per l’Orchestra Filarmonica Marchigiana ha composto, eseguito e registrato la "Suite per Bandoneon e Orchestra" commisionatagli proprio dalla stessa.
Ha pubblicato più di 30 dischi con tichette discografiche ed edizioni: Via Veneto Jazz; Philology; Manifesto; Felmay; Amiata Records; Splasc(H); World Music; CCn’C Records; e per la Harmonia Mundi l’ultimo lavoro intitolato “Sine Nomine”. Le ultime collaborazione sono quelle con Miroslav Vitous, il quale lo ha chiamato a partecipare nell'ultimo cd intitolato Universal Syncopation II pubblicato dalla prestigiosa etichetta tedesca ECM. Sempre per la stessa etichetta ECM ha pubblicato l’ultimo lavoro intitolato “Mistico Mediterraneo” un'opera condivisa con il gruppo vocale della Corsica "A Filetta" e Paolo Fresu.

La foto di Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura è di Roberto Cifarelli