Dario Benedetto

Performer, attore, scrittore

(dal sito web di Dario Benedetto)

DarioBenedetto nasce.

Già questo è un passo in avanti per la sua carriera. Ha lavorato come camionista, operatore sociale, massoterapeuta, assistente alle onoranze funebri, operaio, in diversi call center, facendo tutto male.

Ha conseguito una Laurea Vecchio Ordinamento in Psicologia Clinica riuscendo a farsi chiamare dinosauro in via di estinzione da ironici professori.

Poi, per puro caso, inizia una scuola di Teatro&Altro, la Maigret&Magritte di Emilio LoCurcio e comincia a capire che una cosa, forse, la sa fare.

Inizia a seguire laboratori sparsi per l’Italia, insieme a Giovanna Mori, Peader Kirk, Paolo Rossi, Michele Di Mauro, facendo tonnellate di palco, di improvvisazioni, di incontri, di appunti di viaggio.

Comincia a scrivere, quasi per gioco, uno spettacolo sulla storia di Gola Profonda, il primo film a luci rosse proiettato su schermo pubblico a New York, facendola raccontare da Thomas Turbato. Insieme al jazzista Gianni Denitto e alla regia luci di Martino Cipriani, danno alla luce nel 2006 “Non c’è Musica in Finlandia“, riscuotendo, increduli, successo di pubblico e di critica. Nasce l’Associazione Torcigatti.

Girano per il nord Italia, facendo decine di repliche, sempre con il tutto esaurito.

Il Piccolo Regio di Torino si accorge di loro e richiede la collaborazione alla rassegna “Il Novecento attraverso gli slogan” scrivendo “Monsignora guardi ben che sia fatto di Moplen” insieme a Olivia Buttafarro, Marco Amato e Carlo Pestelli, oltre a due membri degli Ossi Duri.

Insieme a Marco Castoldi, meglio conosciuto come Morgan, scrivono “Non avrai altri jeans all’infuori di me”, sempre inserito nella rassegna del Piccolo Regio.

Si cambia tema, si passa alla storia del fondatore IKEA, Ingvar Kamprad, traendo dalla sua biografia una favola moderna ironica, insieme alle musiche di Simone Arlorio, dando alla luce “Troppa Polvere su Marte“.

Nato come testo per un provino, nasce lo spettacolo più pop della penna dell’autore, “Uomo Parzialmente Scremato“, una raccolta di sette storie realmente accadute nel mondo, dentro una cornice surreale. Lo spettacolo ha due versioni, una acustica e una live music insieme a Simone Arlorio.

Conclusa la trilogia Pop, si innesca una proficua collaborazione con il cantante Didie Caria (scrivendo insieme A Mille Miglia da Vaniglia, una dedica musicale a Dino Buzzati, una sorta di album recitato, riscuotendo ottime recensioni anche dalla critica più seria.

Ricevendo un sostegno dal Sistema Teatro Torino, insieme a Teatro Stabile Torino e Assemblea Teatro, viene prodotto American Proust, uno spettacolo ambizioso scritto insieme a Didie Caria, con Simone Arlorio, Damir Nefat, gli allievi del TorciLab, Damiano Andreotti e la collaborazione video di Kosmoki. Lo spettacolo debutta alla Cavallerizza Reale di Torino alla fine del 2011, riscuotendo ottime critiche per l’operazione.

A questo punto, fa un viaggio a New York per apprendere meglio la sostanza della Stand Up Comedy, ancora poco conosciuta in Italia. Lì, scrive e perfeziona lo spettacolo che, finora, ha avuto più successo, “Piglia Un Uovo che Ti Sbatto“, che, dopo quasi un centinaio di repliche in tutta Italia, grazie anche al progetto PigliaCi Sul Serio si è trasformato in libro edito da Edizioni Compagine.

Nel 2015, durante il Fringe Torino Festival, dal 7 al 17 maggio, debutta “Edoardo Mani di Forcipe“. sempre scritto e interpretato dal sottoscritto. Tutte le serate del Festival sono piene e ricche di entusiasmo per questa nuova produzione decisamente Rock.

Ha lavorato in una serie prodotta da Fargo e Mediaset dal titolo “In My Slip” come uno dei quattro protagonisti, chiamato Gina. Esattamente come state immaginando, interpretava una vagina. Ma fidatevi, era una sit com tenerissima.

Ha lavorato nel film “Lazzaro Felice” di Alice Roschwacher nel ruolo del bancario, un ruolo che calza a pennello visti i suoi enormi introiti.

A maggio 2018 debutta lo spettacolo Walking Dad-Nato Sotto il Segno dei Gamberi, un testo sulla paternità.

Il 28 marzo 2019 viene pubblicato il romanzo omonimo dalla casa editrice BookaBook.

Nel frattempo, le collaborazioni artistiche aumentano.

Insieme a Giorgio Mirto, Celeste Gugliandolo, Giulio Tampalini, la band newyorchese Tin Pan, Marco Amato, Enrico Gentina, Luigi Orfeo, Eugenio Ripepi, Giorgia Tomatis, I Fools, Torino Musei, Associazione Revejo, Reset Festival, Guido Catalano, Marcos Y Marcos, Alessio Sanfilippo (batterista di Levante), Francesca Angeleri, Andrea Cavallo, Eugenio In Via di Gioia.